Integrazione disabili

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Integrazione disabili

L’inserimento lavorativo di persone con disabilità costituisce da un lato, l’elemento chiave per l’integrazione sociale vera, stabile e duratura di tali persone nella società, dall’altro l’elemento problematico, in considerazione proprio delle difficoltà di apprendimento.
Il lavoro rappresenta il raggiungimento di uno status sociale non subordinato che consente una maggiore autonomia. È inoltre un potente mezzo rieducativo, per acquisire e stabilizzare determinate competenze e diminuire le difficoltà. Lavorare facilita l’apprendimento di conoscenze immediatamente utilizzabili e la generalizzazione di abilità cognitive, motorie e del comportamento sociale, in situazioni diverse o simili, ma mai perfettamente uguali. Le attività di inserimento e integrazione lavorativa delle persone con handicap sono realizzate da enti, istituzioni, cooperative sociali, di lavoro, di servizi, centri di lavoro guidato, associazioni ed organizzazioni di volontariato. Lo indica l’articolo 18, che per queste realtà prevede anche l’iscrizione in un albo regionale, sulla base del possesso di specifici requisiti. L’articolo 18, poi, prevede che le regioni possano stabilire apposite agevolazioni destinate alle persone handicappate per recarsi al lavoro o per svolgere un’attività lavorativa autonoma. Allo stesso modo, le regioni possono disciplinare incentivi, agevolazioni e contributi ai datori di lavoro per assumere persone con handicap e per adattare l’ambiente lavorativo. Nonostante gli indubbi progressi realizzati dalla nostra società nella percezione e nella tutela dei soggetti disabili, la realtà di queste persone attende tuttora un pieno riconoscimento. La promozione di una vera e propria cultura dell’integrazione delle disabilità è infatti un traguardo irrinunciabile per una società che aspiri realmente a garantire le condizioni essenziali di uguaglianza per tutti i suoi cittadini ed in tutti gli ambiti socio – culturali.